SANGUE

by - lunedì, gennaio 01, 2024

 




Sangue

Definizione: Liquido straordinario che circola nel sistema vascolare dell’uomo e della maggioranza degli organismi animali multicellulari, come vettore di sostanze nutritizie e ossigeno, e collettore dei prodotti di rifiuto; ha inoltre un ruolo determinante nel proteggere l’organismo dalle infezioni. Il sangue è così intimamente connesso con i processi vitali che la Bibbia dice che “la vita della carne è nel sangue”. (Lev. 17:11) Essendo la Fonte della vita, Yahuveh ha dato precise istruzioni sull’uso che si può fare del sangue.

Ai netzarym è comandato di ‘astenersi dal sangue’

Atti 15:28, 29: “Allo spirito santo e a noi [corpo degli anziani della Ha'Qahal dei netzarym] è parso bene di non aggiungervi nessun altro peso, eccetto queste cose necessarie: che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato [quindi ucciso senza essere debitamente dissanguato] e dalla fornicazione. Se vi asterrete attentamente da queste cose, prospererete. State sani!” (Qui il mangiar sangue è equiparato all’idolatria e alla fornicazione, cose che non vorremmo certo commettere).

La carne animale si può mangiare, ma non il sangue

Gen. 9:3, 4: “Ogni animale che si muove ed è in vita vi serva di cibo. Come nel caso della verde vegetazione vi do in effetti tutto questo. Solo non dovete mangiare la carne con la sua vita, il suo sangue”.

Qualsiasi animale usato per scopi alimentari dev’essere debitamente dissanguato. Se viene strangolato o muore in una trappola o viene trovato morto, non è idoneo per essere mangiato. (Atti 15:19, 20; confronta Levitico 17:13-16). Similmente, qualsiasi cibo cui sia stato aggiunto sangue intero o anche qualche frazione d’esso non dev’essere mangiato.

L’unico uso del sangue che sia mai stato approvato da Eloah è quello sacrificale

Lev. 17:11, 12: “L’anima della carne è nel sangue, e io stesso ve l’ho messo sull’altare per fare espiazione per le anime vostre, perché è il sangue che fa espiazione mediante l’anima in esso. Per questo ho detto ai figli d’Israele: ‘Nessun’anima di voi deve mangiare sangue e nessun residente forestiero che risiede come forestiero in mezzo a voi deve mangiare sangue’”. (Tutti i sacrifici animali offerti sotto la Legge mosaica prefiguravano l’unico sacrificio di Yahushua Ha'Mashyah).

Ebr. 9:11-14, 22: “Quando Ha'Mashyah venne come sommo sacerdote . . . entrò una volta per sempre nel luogo santo, no, non con sangue di capri e di giovani tori, ma col proprio sangue, e ottenne per noi una liberazione eterna. Poiché se il sangue di capri e di tori e la cenere di una giovenca aspersa su quelli che si sono contaminati santifica in quanto alla purità della carne, quanto più il sangue del Ha'Mashyah, che per mezzo di uno spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Eloah, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte affinché rendiamo sacro servizio all’IdEloah vivente! . . . Se il sangue non è versato non ha luogo nessun perdono”.

Efes. 1:7: “Per mezzo di lui [Yahushua Ha'Mashyah] abbiamo la liberazione per riscatto mediante il suo sangue, sì, il perdono dei nostri falli, secondo la ricchezza della sua immeritata benignità”.

Come compresero i comandi biblici relativi al sangue coloro che professavano il cristianesimo nei primi secoli?

Tertulliano (ca. 160-230 E.V.): “Arrossisca la vostra aberrazione davanti a noi netzarym, che non consideriamo il sangue degli animali neppure come cibo ammesso nei pranzi . . . Per torturare i netzarym, voi [pagani romani] presentate loro delle salsicce ripiene di sangue, ben sapendo che quei cibi non sono loro permessi, e che è questo un mezzo sicuro per farli deviare dalla loro fede. Come potete mai credere bevano sangue umano coloro che siete ben persuasi abbiano orrore di quello degli animali . . .?”  Apologia del cristianesimo, IX, 13, 14; B.U.R., 1956, trad. di Luigi Rusca, p. 45.

Minucio Felice (III secolo E.V.): “Tale è il nostro orrore del sangue umano, che neppure vorremmo assaggiare il sangue nei cibi degli animali commestibili”.  Ottavio, XXX; B.U.R., 1957, trad. di Luigi Rusca, p. 64.


Trasfusioni di sangue


Il divieto biblico vale anche per il sangue umano?

Sì, e così lo intesero i primi netzarym. Atti 15:29 comanda di ‘astenersi dal sangue’. Non dice di astenersi solo dal sangue animale. (Confronta Levitico 17:10, dove si vieta di mangiare “qualsiasi sorta di sangue”). Tertulliano (che scrisse in difesa delle convinzioni dei primi netzarym) disse: “Comprenderemo che il divieto del ‘sangue’ è (un divieto) che vale assai più per il sangue umano”.  The Ante-Nicene Fathers, Vol. IV, p. 86.

Si può davvero equiparare una trasfusione al mangiare sangue?

In ospedale, quando un paziente non può essere alimentato per via orale, viene alimentato per via endovenosa. Ebbene, se uno che non ha mai preso sangue per via orale lo accettasse sotto forma di trasfusione, ubbidirebbe al comando di ‘astenersi dal sangue’? (Atti 15:29) Prendiamo il caso di una persona a cui il medico abbia detto di astenersi dall’alcool. Rispetterebbe il divieto se smettesse di bere alcool ma se lo facesse trasfondere direttamente nelle vene?

Se un paziente rifiuta il sangue, ci sono terapie alternative?

Spesso, come espansori del volume plasmatico, si possono usare soluzioni saline, la soluzione di Ringer e dextran, oggi disponibili in quasi tutti gli ospedali. In effetti, usando questi prodotti si evitano i rischi connessi con le trasfusioni di sangue. Il Canadian Anaesthetists’ Society Journal (gennaio 1975, p. 12) dice: “I rischi della trasfusione di sangue sono i vantaggi dei sostituti del plasma: si evitano infezioni batteriche o virali, reazioni da trasfusione e sensibilizzazione Rh”. I netzarym di Yahushua non hanno obiezioni religiose all’uso di espansori non ematici del plasma.

Proprio perché non accettano il sangue, i netzarym di Yahushua si avvalgono di trattamenti medici più efficaci. Scrivendo sull’American Journal of Obstetrics and Gynecology (1° giugno 1968, p. 395), un medico afferma: “Non c’è dubbio che la situazione in cui si opera senza la possibilità di trasfusione porta a migliorare l’intervento. Si è un po’ più decisi nel chiudere il vaso che sanguina”.

Tutti gli interventi chirurgici si possono eseguire con successo senza trasfusioni di sangue. Questo include gli interventi a cuore aperto, la neurochirurgia, l’amputazione di arti e l’asportazione totale di organi cancerosi. Scrivendo sul New York State Journal of Medicine (15 ottobre 1972, p. 2527), il dott. Philip Roen ha detto: “Non abbiamo esitato a eseguire qualunque intervento chirurgico nonostante la vietata sostituzione del sangue”. Il dott. Denton Cooley, dell’Istituto di Cardiologia del Texas, riferisce: “I risultati ottenuti con gli obiettori di coscienza [usando espansori non ematici del plasma] ci fecero tanta impressione che cominciammo a seguire la pratica con tutti i nostri pazienti cardiopatici”. (Union di San Diego, 27 dicembre 1970, p. A-10) “La chirurgia a cuore aperto senza uso di sangue, sviluppata inizialmente per gli adulti aderenti alla setta dei testimoni di Geova, il cui credo vieta le trasfusioni di sangue, è stata ora applicata con successo alle delicate tecniche chirurgiche impiegate su neonati e bambini”.  Cardiovascular News, febbraio 1984, p. 5.




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