REINCARNAZIONE

by - martedì, gennaio 02, 2024

 



Reincarnazione

Definizione: Credenza secondo cui si hanno una o più esistenze successive, rinascendo come uomini o animali. Di solito si ritiene che a trasmigrare in un altro corpo sia un’“anima” immateriale. Insegnamento non biblico.

La strana sensazione di conoscere già persone o luoghi mai visti prima è una prova della reincarnazione?

Vi è mai capitato di confondere un uomo o una donna che incontrate in strada con un’altra persona vivente? Capita a molti. Perché? Perché alcuni hanno modi di fare che si assomigliano o hanno una fisionomia quasi identica. Perciò la sensazione di conoscere già una persona senza averla mai vista prima non è in effetti una prova che la si sia conosciuta in una vita precedente.

Perché una casa o una città potrebbe sembrare familiare senza che ci si sia mai stati prima? Forse perché si è vissuti lì in una vita precedente? Molte case sono costruite secondo progetti simili. Mobili in uso in città distanti fra loro possono essere stati fatti secondo modelli simili. E non è forse vero che il panorama di certe località può essere quasi identico? Perciò, senza bisogno di credere nella reincarnazione, è facile comprendere perché si ha l’impressione di conoscerli già.

I ricordi di vite vissute altrove, evocati sotto ipnosi, sono una prova della reincarnazione?

Sotto ipnosi possono emergere molte informazioni archiviate nel cervello. Gli ipnotizzatori attingono alla memoria del subconscio. Ma come vi sono finiti quei ricordi? Forse si è letto un libro, o si è visto un film, o si è sentito parlare di certe persone alla televisione. Se ci si era immedesimati nei personaggi, quelle informazioni potrebbero aver lasciato un vivido ricordo, quasi come se quelle cose fossero state vissute in prima persona. Oppure uno ha fatto certe cose così tanto tempo fa che le ha dimenticate, ma sotto ipnosi l’esperienza può essere evocata come se ricordasse “un’altra vita”. Ma, se così fosse, non avremmo tutti di questi ricordi? Invece non tutti ce l’hanno. È degno di nota il fatto che un crescente numero di corti supreme degli Stati Uniti non accettano testimonianze ottenute sotto ipnosi. Nel 1980 la corte suprema del Minnesota dichiarò che, “secondo i maggiori esperti, nessun perito è in grado di determinare se i ricordi evocati mediante ipnosi siano, per intero o in parte, verità, falsità o confabulazione, vuoti che vengono riempiti dalla fantasia. Questi risultati non sono scientificamente attendibili”. (Stato contro Mack, 292 N.W.2d 764) Un fattore che contribuisce a renderli inattendibili è l’influenza delle suggestioni dell’ipnotizzatore sull’ipnotizzato.

La Bibbia contiene tracce di una credenza nella reincarnazione?

Matteo 17:12, 13 fa pensare a una credenza nella reincarnazione?

Matt. 17:12, 13: “[Yahushua disse:] ‘Elia è già venuto ed essi non l’hanno riconosciuto ma hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Anche il Figlio dell’uomo è destinato a soffrire in questo modo per mano loro’. Allora i discepoli compresero che aveva parlato loro di Giovanni il Battista”.

Yahushua voleva forse dire che Giovanni Battista fosse Elia reincarnato? Quando i sacerdoti ebrei chiesero a Giovanni: “Sei Elia?” Egli disse: “Non lo sono”. (Giov. 1:21) Cosa intendeva dunque dire Yahushua? Come predetto dall’angelo di Yahuveh, Giovanni andò davanti al Messia di Yahuveh “con lo spirito e la potenza di Elia, per far tornare i cuori dei padri ai figli e i disubbidienti alla saggezza dei giusti, per preparare a Yahuveh un popolo ben disposto”. (Luca 1:17) Perciò Giovanni Battista stava adempiendo la profezia compiendo un’opera simile a quella del profeta Elia. — Mal. 4:5, 6.

Il racconto di Giovanni 9:1, 2 sostiene la reincarnazione?

Giov. 9:1, 2: “Or mentre [Yahushua] passava, vide un uomo cieco dalla nascita. E i suoi discepoli gli chiesero: ‘Rabbi, chi ha peccato, quest’uomo o i suoi genitori, perché nascesse cieco?’”

È possibile che quei discepoli fossero stati influenzati dall’opinione dei farisei ebrei, secondo cui “ogni anima è incorruttibile, ma soltanto quelle dei buoni passano in un altro corpo”? (La guerra giudaica, Giuseppe Flavio, Libro II, cap. VIII, 14; SEI, 1963, trad. di Giuseppe Ricciotti) È improbabile, dato che la loro domanda non indica che pensassero che fosse un uomo ‘buono’. È più probabile che, essendo discepoli di Yahushua, credessero alle Scritture e sapessero che l’anima muore. Tuttavia, dato che anche un bambino nel seno materno è vivo ed è stato concepito nel peccato, forse si chiedevano se il nascituro potesse aver peccato, e se questo avesse avuto come risultato la sua cecità. Ad ogni modo, la risposta di Yahushua non sostenne né la reincarnazione né l’idea che un bambino nel seno materno potesse peccare ancor prima di nascere. Yahushua stesso rispose: “Né quest’uomo né i suoi genitori hanno peccato”. (Giov. 9:3) Yahushua sapeva che, come progenie di Adamo, ereditiamo difetti e l’imperfezione umana. Cogliendo l’opportunità per dar gloria a Eloah, Yahushua guarì il cieco.

L’insegnamento biblico circa l’anima e la morte lascia spazio alla reincarnazione?

Genesi 2:7 dice: “Yahuveh Eloah formava l’uomo dalla polvere del suolo e gli soffiava nelle narici l’alito della vita, e l’uomo divenne un’anima (essere in vita) vivente”. Si noti che l’uomo stesso era l’anima; l’anima non era immateriale, separata e distinta dal corpo. “L’anima che pecca, essa stessa morirà”. (Ezec. 18:4, 20) E di una persona deceduta si parla come di un’“anima morta”. (Num. 6:6) Alla morte, “il suo spirito se ne esce, egli torna al suo suolo; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. (Sal. 146:4) Perciò quando si muore, muore l’intera persona; non c’è nulla che rimanga in vita e che possa trasmigrare in un altro corpo. (Per ulteriori particolari, vedi le voci “Anima” e “Morte”).

Eccl. 3:19: “C’è un’eventualità circa i figli del genere umano e un’eventualità circa la bestia, e hanno la stessa eventualità. Come muore l’uno, così muore l’altra”. (Come per gli esseri umani, alla morte di un animale nessuna parte d’esso sopravvive. Non c’è nulla che possa rinascere in un altro corpo).

Eccl. 9:10: “Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con la tua medesima potenza, poiché non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol, il luogo al quale vai”. (I morti non vanno in un altro corpo, ma nello Sceol, la comune tomba del genere umano).

Che differenza c’è fra la reincarnazione e la speranza che offre la Bibbia?

Reincarnazione: Secondo questa credenza, quando la persona muore, l’anima, il “vero io”, passa a un’esistenza migliore se la persona è stata buona, ma potrebbe rinascere come animale se è stata più cattiva che buona. Si crede che ogni rinascita riporti l’individuo in questo stesso sistema di cose, dove dovrà affrontare altre sofferenze e infine la morte. I cicli di rinascita sono considerati praticamente infiniti. È questo il futuro che vi attende? Secondo alcuni, la sola maniera di sfuggire è quella di sopprimere qualsiasi desiderio di cose che attraggano i sensi. Dove ci si rifugerebbe? In quella che secondo alcuni sarebbe un’esistenza priva di coscienza.

Bibbia: Secondo la Bibbia, l’anima è l’intera persona. Anche se in passato la persona può aver fatto cose cattive, se si pente e cambia condotta Yahuveh Eloah la perdonerà. (Sal. 103:12, 13) Quando si muore, nulla sopravvive. La morte è come un profondo sonno, in cui non si sogna nemmeno. Ci sarà una risurrezione dei morti. Non si tratta di una reincarnazione, ma di riportare in vita la stessa personalità. (Atti 24:15) Per la maggioranza delle persone, la risurrezione consisterà nell’essere riportate in vita sulla terra. Avrà luogo dopo che Eloah avrà posto fine all’attuale sistema malvagio. Malattie, sofferenze e persino l’inevitabile morte, diverranno cose del passato. (Dan. 2:44; Riv. 21:3, 4) Vi piacerebbe sapere qualcosa di più su questa speranza e vedere quali ragioni ci sono per riporre fiducia in essa?

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