DONNE

by - giovedì, gennaio 04, 2024


 



Donne

Definizione: Femmine adulte della specie umana. Il termine ebraico per donna è ’ishshàh, che letteralmente significa “uomo femmina”.

La Bibbia umilia le donne? Le considera esseri inferiori?

Gen. 2:18: “Yahuveh Eloah proseguì, dicendo: ‘Non è bene che l’uomo stia solo. Gli farò un aiuto, come suo complemento’”. (Qui l’uomo non è descritto da Eloah come un essere superiore alla donna. Piuttosto, Eloah indicò che la donna avrebbe avuto qualità complementari a quelle dell’uomo entro la disposizione di Eloah. Due parti sono complementari quando si completano a vicenda. Perciò, come categoria, le donne si distinguono per certe qualità e capacità, gli uomini per altre. Confronta 1 Corinti 11:11, 12).

Gen. 3:16: “Alla donna [Eloah] disse: ‘. . . la tua brama sarà verso tuo marito, ed egli ti dominerà’”. (Questa dichiarazione successiva al peccato di Adamo ed Eva non indicava ciò che gli uomini avrebbero dovuto fare, ma ciò che Yahuveh prevedeva avrebbero fatto ora che l’egoismo era entrato a far parte della vita umana. Alcuni racconti biblici successivi descrivono le situazioni infelicissime che si vennero a creare a causa dell’egoistico predominio dell’uomo. Ma la Bibbia non dice che Eloah approvasse tale condotta o che quelli siano esempi da imitare).

Il fatto che l’autorità sia stata affidata all’uomo è un’umiliazione per la donna?

Essere soggetti ad autorità non è di per sé umiliante. L’autorità permette l’ordinato svolgimento delle cose, e Yahuveh “non è un Eloah di disordine, ma di pace”. (1 Cor. 14:33) Yahushua Ha'Mashyah è soggetto all’autorità di Yahuveh Eloah, e trova questo rapporto molto soddisfacente. — Giov. 5:19, 20; 8:29; 1 Cor. 15:27, 28.

Un’autorità relativa è pure affidata all’uomo, particolarmente nella famiglia e nella Ha'Qahal dei netzarym. Eloah non ha dato all’uomo un’autorità assoluta sulla donna; l’uomo deve rispondere al suo capo, Yahushua Ha'Mashyah, e a Eloah circa il modo in cui esercita questa autorità. (1 Cor. 11:3) Per di più, ai mariti è comandato di “amare le loro mogli come i propri corpi” e di ‘assegnare loro onore’. (Efes. 5:28; 1 Piet. 3:7) Nella disposizione di Eloah per le coppie sposate, i bisogni sessuali del marito non sono messi al di sopra di quelli della moglie. (1 Cor. 7:3, 4) Il ruolo di una moglie capace, come è indicato nella Bibbia, ne sottolinea l’importanza nella famiglia e nella società. Le lascia un vasto campo d’azione in cui può usare la sua iniziativa pur nel rispetto dell’autorità del marito. (Prov. 31:10-31) La Bibbia comanda ai figli di onorare non solo il padre, ma anche la madre. (Efes. 6:1-3) Ribadisce l’importanza di aver cura dei bisogni delle vedove. (Giac. 1:27) Perciò fra i veri netzarym le donne possono godere di grande sicurezza e vero rispetto per la loro dignità individuale, e provare soddisfazione nelle loro attività personali.

La dignità del ruolo della donna nella disposizione di Eloah è ulteriormente indicata dal fatto che Yahuveh paragona la sua propria organizzazione di leali creature spirituali a una donna, chiamandola sua moglie e madre dei suoi figli. (Riv. 12:1; Gal. 4:26) Anche della congregazione di Yahushua Ha'Mashyah unta dallo spirito si parla come della sua sposa. (Riv. 19:7; 21:2, 9) E da un punto di vista spirituale non c’è nessuna distinzione tra maschio e femmina per quanto riguarda quelli chiamati a regnare in cielo con Ha'Mashyah. — Gal. 3:26-28.

Ci dovrebbero essere ministri di culto donne?

Quelli a cui è affidata la sorveglianza delle congregazioni sono descritti nella Bibbia come persone di sesso maschile. I dodici apostoli di Yahushua erano tutti uomini, e altrettanto dicasi di quelli successivamente nominati sorveglianti e servitori di ministero nelle congregazioni cristiane. (Matt. 10:1-4; 1 Tim. 3:2, 12) Alle donne è consigliato di ‘imparare in silenzio con piena sottomissione’ alle assemblee di congregazione, nel senso di non fare domande per contestare gli uomini della Qahal. Le donne ‘non devono parlare’ a tali adunanze se ciò che intendono dire dovesse rivelare mancanza di sottomissione. (1 Tim. 2:11, 12; 1 Cor. 14:33, 34) Perciò, anche se le donne danno un prezioso contributo all’attività della congregazione, non è previsto che presiedano o prendano la direttiva nell’istruire la congregazione quando sono presenti uomini qualificati.

Ma possono le donne essere predicatrici della buona notizia, al di fuori delle assemblee? Alla Pentecoste del 33 E.V. lo spirito santo fu versato sia su uomini che su donne. Spiegando il fatto, l’apostolo Pietro citò Gioele 2:28, 29, dicendo: “‘Negli ultimi giorni’, dice Eloah, ‘verserò del mio spirito su ogni sorta di carne, e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno e i vostri giovani vedranno visioni e i vostri vecchi sogneranno sogni; e anche sui miei schiavi e sulle mie schiave verserò in quei giorni del mio spirito, e profetizzeranno’”. (Atti 2:17, 18) In modo analogo oggi le donne partecipano appropriatamente alla testimonianza della verità, predicando pubblicamente e conducendo studi biblici a domicilio. — Vedi anche Salmo 68:11; Filippesi 4:2, 3.

Perché in certe occasioni le donne cristiane portano un copricapo?

1 Cor. 11:3-10: “Il capo di ogni uomo è il Ha'Mashyah; a sua volta il capo della donna è l’uomo; a sua volta il capo del Ha'Mashyah è Eloah. . . . Ogni donna che prega o profetizza con il capo scoperto fa vergogna al suo capo . . . poiché l’uomo non si deve coprire il capo, essendo egli immagine e gloria di Eloah; ma la donna è gloria dell’uomo. Poiché l’uomo non è dalla donna, ma la donna dall’uomo, e, per di più, l’uomo non fu creato a causa della donna, ma la donna a causa dell’uomo. Per questo la donna deve avere un segno di autorità sul capo a motivo degli angeli”. (Quando, in occasioni appropriate, una donna porta un copricapo, ciò è un segno del suo rispetto per la disposizione dell’autorità istituita da Eloah. Ha'Mashyah rispetta l’autorità di suo Padre; anche l’uomo e la donna sono tenuti a farlo. Il primo uomo, Adamo, non nacque da una donna, ma fu creato da Eloah. Nel creare Eva, Eloah usò come base una costola di Adamo, e disse che la donna doveva essere un aiuto per Adamo. Perciò all’uomo, creato per primo, fu affidato il ruolo di capo. L’uomo non porta un copricapo quando “prega o profetizza” perché, per quanto riguarda l’autorità, l’uomo è ‘immagine di Eloah’, non avendo un capo terreno nelle questioni che riguardano la sua famiglia. Ma se una donna ‘pregasse o profetizzasse’ senza copricapo, mostrerebbe di non rispettare il ruolo affidato da Eloah all’uomo e gli farebbe vergogna. Persino gli angeli, componenti della celeste organizzazione di Yahuveh paragonata a una moglie, osservano il “segno di autorità” portato dalle fedeli donne netzarym e sono così aiutati a ricordare la loro propria sottomissione a Yahuveh).

Quando è necessario che una donna porti un copricapo?

Quando partecipa all'assemblea dove ci sono fratelli capaci e “prega o profetizza”, come indicato in 1 Corinti 11:5. Questo non significa che abbia bisogno di un copricapo quando prega privatamente o quando conversa fuori dall'assemblea con altri circa le profezie bibliche. Dovrebbe invece indossare un copricapo come segno esteriore del suo rispetto per l’autorità dell’uomo quando assolve compiti relativi all’adorazione che sarebbero normalmente assolti da suo marito o da qualche altro uomo. Se prega ad alta voce per sé e per altri o conduce uno studio biblico, dedicandosi così all’insegnamento, dovrebbe portare un copricapo, anche se egli non è della sua stessa fede. Ma, dato che è autorizzata da Eloah a insegnare ai propri figli, ha bisogno di un copricapo quando prega o studia con i suoi figli non dedicati in assenza del marito. Se, in circostanze eccezionali, è presente un battezzato componente maschile della congregazione o quando è accompagnata da un anziano di congregazione, allora, nel condurre uno studio biblico predisposto, dovrebbe coprirsi il capo, mentre la preghiera dovrebbe farla lui.

È appropriato che le donne usino cosmetici o portino gioielli?

1 Piet. 3:3, 4: “Il vostro adornamento non sia quello dell’esteriore intrecciatura dei capelli e del mettersi ornamenti d’oro o dell’indossar mantelli, ma sia la persona segreta del cuore nella veste incorruttibile dello spirito quieto e mite, che è di grande valore agli occhi di Eloah”. (Questo vuol forse dire che le donne non debbano portare alcun ornamento? Non è questo il senso, così come è ovvio che non vuol dire che non possano indossare mantelli. Ma qui sono incoraggiate a usare equilibrio nel modo in cui considerano l’aspetto personale e l’abbigliamento, e a dare principalmente risalto all’ornamento spirituale).

1 Tim. 2:9, 10: “Desidero che le donne si adornino con veste convenevole, con modestia e sanità di mente, non con forme di intrecciature di capelli e oro o perle o abbigliamento molto costoso, ma come si conviene a donne che professano di riverire Eloah, cioè per mezzo di opere buone”. (Cos’è che veramente conta davanti a Eloah? L’aspetto esteriore o la condizione del cuore? Si compiacerebbe Eloah se una donna non usasse cosmetici o gioielli ma vivesse in maniera immorale? Non approverebbe le donne che fanno uso di cosmetici e gioielli con modestia e sanità di mente, ma che si interessano principalmente di adornarsi con sante qualità e condotta cristiana? Yahuveh dice: “Non come vede l’uomo vede Eloah, perché il semplice uomo vede ciò che appare agli occhi; ma in quanto a Yahuveh, egli vede il cuore”. — 1 Sam. 16:7).

Prov. 31:30: “L’attrattiva può essere falsa, e la bellezza può essere vana; ma la donna che teme Yahuveh è quella che si procura lode”.




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