SALVEZZA

by - lunedì, gennaio 01, 2024

 




Salvezza

Definizione: Preservazione o liberazione da un pericolo o dalla distruzione. Si può essere liberati dalle mani di oppressori o persecutori. Yahuveh, mediante suo Figlio, provvede a tutti i netzarym la liberazione dal presente sistema di cose malvagio e la salvezza dalla schiavitù del peccato e della morte. Per una grande folla di fedeli servitori di Yahuveh in vita negli “ultimi giorni” la salvezza includerà la preservazione attraverso la grande tribolazione.

Nella sua grande misericordia, Eloah salverà infine tutta l’umanità?

2 Pietro 3:9 insegna la salvezza universale? Esso dice: “Adonay non ritarda l’adempimento della sua promessa, come alcuni reputano che faccia; ma egli è paziente verso voi, non volendo che alcuni periscano, ma che tutti giungano a ravvedersi”. (VR) Misericordiosamente Eloah desidera che tutti i discendenti di Adamo si pentano, e ha preso con generosità un provvedimento per il perdono dei peccati di coloro che si pentono. Ma non costringe nessuno a valersi di questo provvedimento. (Confronta Deuteronomio 30:15-20). Molti lo rifiutano. Sono come un uomo che sta per annegare e che respinge il salvagente gettatogli da un soccorritore. Si deve comunque tener presente che l’alternativa al pentimento non è l’eternità in un inferno di fuoco. Come mostra 2 Pietro 3:9, coloro che non si pentono ‘periranno’, cioè saranno distrutti. Anche il versetto 7 (VR) parla della “distruzione degli uomini empi”. Non si parla affatto di salvezza universale. — Vedi anche la voce “Inferno”.

1 Corinti 15:22 dimostra che infine tutti gli uomini si salveranno? Vi si legge: “Come tutti muoiono in Adamo, così anche in Ha'Mashyah saranno tutti vivificati”. (VR) Come mostra il contesto, l’argomento in discussione è la risurrezione. Chi sarà risuscitato? Tutti quelli la cui morte è attribuibile al peccato adamico (vedi il versetto 21) ma che in più non hanno personalmente commesso le trasgressioni volontarie menzionate in Ebrei 10:26-29. Come Yahushua fu destato dall’Ades (Atti 2:31), così tutti gli altri che si trovano nell’Ades saranno “vivificati” per mezzo della risurrezione. (Riv. 1:18; 20:13) Tutti questi riceveranno la salvezza eterna? Sarà offerta loro questa opportunità, ma non tutti se ne varranno, come indicato in Giovanni 5:28, 29, dov’è detto che per alcuni l’esito sarà un “giudizio” avverso.

Che dire di versetti come Tito 2:11 dove, secondo la versione della CEI, si parla della “salvezza per tutti gli uomini”? Altri versetti, come Giovanni 12:32, Romani 5:18 e 1 Timoteo 2:3, 4 contengono in molte versioni un pensiero simile. Le espressioni greche tradotte “tutti” in questi versetti sono forme declinate dell’aggettivo pas. Come spiegato nell’Expository Dictionary of New Testament Words di Vine (Londra, 1962; Vol. I, p. 46), pas può anche significare “ogni tipo o varietà”. Perciò, nei versetti suindicati, anziché “tutti” si potrebbe usare l’espressione “ogni tipo di” o “ogni sorta di”. Qual è il pensiero esatto: “tutti” o “ogni sorta di”? Ebbene, quale delle due traduzioni è in armonia col resto della Bibbia? L’ultima. Vedi Atti 10:34, 35; Rivelazione 7:9, 10; 2 Tessalonicesi 1:9. (Nota: Anche altri traduttori accettano questo significato del termine greco, e lo si nota da come lo traducono in Matteo 5:11: “ogni sorta di”, CEI, VR).

Ci sono scritture che dicano esplicitamente che alcuni non si salveranno affatto?

2 Tess. 1:9, VR: “Saranno puniti di eterna distruzione, respinti dalla presenza del Adonay e dalla gloria della sua potenza”. (Il corsivo è nostro).

Apoc. [Riv.] 21:8, VR: “Quanto ai codardi, agl’increduli, agli abominevoli, agli omicidi, ai fornicatori, agli stregoni, agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda”.

Matt. 7:13, 14, VR: “Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che porta alla perdizione, e molti son quelli che entran per essa. Stretta invece è la porta ed angusta la via che porta alla vita, e pochi son quelli che la trovano”.

Una volta salvati, si è salvati per sempre?

Giuda 5, VR: “Voglio ricordare a voi che avete da tempo conosciuto tutto questo, che Adonay, dopo aver tratto in salvo il popolo dal paese di Egitto, fece in seguito perire quelli che non credettero”.

Matt. 24:13, VR: “Chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato”. (Perciò la salvezza finale di una persona non viene decisa nel momento in cui comincia ad avere fede in Yahushua).

Filip. 2:12, VR: “Come sempre siete stati ubbidienti, non solo come s’io fossi presente, ma molto più adesso che sono assente, compiete la vostra salvezza con timore e tremore”. (Queste parole erano rivolte ai “santi” di Filippi, come si nota da Filippesi 1:1. Paolo li esortò a non essere eccessivamente fiduciosi ma a capire che la loro salvezza finale non era ancora garantita).

Ebr. 10:26, 27, VR: “Se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non resta più alcun sacrificio per i peccati; rimangono una terribile attesa del giudizio e l’ardor d’un fuoco che divorerà gli avversari”. (La Bibbia non sostiene quindi l’idea secondo cui, qualsiasi peccato si commetta dopo essere stati “salvati”, non si perderà la salvezza. La Bibbia incoraggia a rimanere fedeli. Vedi anche Ebrei 6:4-6, dove è detto che anche chi è stato unto con spirito santo può perdere la sua speranza di salvezza).

Per ottenere la salvezza è sufficiente aver fede?

Efes. 2:8, 9, VR: “È per grazia [o “immeritata benignità”] che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Eloah. Non è in virtù d’opere, affinché nessuno si glorî”. (L’intero provvedimento della salvezza è un’espressione dell’immeritata benignità di Eloah. In nessun modo un discendente di Adamo può guadagnarsi la salvezza da sé, indipendentemente dalla nobiltà delle sue opere. La salvezza è un dono di Eloah dato a quelli che ripongono fede nel valore espiatorio del sacrificio di suo Figlio).

Ebr. 5:9, VR: “[Yahushua] divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono, autore d’una salvezza eterna”. (Contraddice questo l’affermazione secondo cui i netzarym sono ‘salvati mediante la fede’? No, affatto. L’ubbidienza dimostra semplicemente la sincerità della loro fede).

Giac. 2:14, 26, VR: “Che giova, fratelli miei, se uno dice d’aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta”. (Non ci si guadagna la salvezza con le proprie opere. Ma chiunque abbia vera fede avrà opere che l’accompagnino: opere di ubbidienza ai comandi di Eloah e Ha'Mashyah, opere che dimostrino la sua fede e il suo amore. Senza queste opere, la sua fede è morta).

Atti 16:30, 31, VR: “Signori, che debbo io fare per esser salvato? Ed essi [Paolo e Sila] risposero: Credi nel Signore Yahushua, e sarai salvato tu e la casa tua”. (Se quell’uomo e la sua famiglia credevano veramente, non avranno agito in armonia con la loro fede? Senz’altro).




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