BABILONIA LA GRANDE PROSTITUTA

by - giovedì, gennaio 04, 2024

 




Babilonia la Grande prostituta

Definizione: Impero mondiale della falsa religione, che include tutte le religioni i cui insegnamenti e le cui pratiche non sono conformi alla vera adorazione di Yahuveh, il solo vero Eloah. Dopo il diluvio dei giorni di Noè, la falsa religione ebbe inizio a Babele (in seguito chiamata Babilonia). (Gen. 10:8-10; 11:4-9) Col tempo le credenze e le pratiche religiose babiloniche si diffusero in molti paesi. Babilonia la Grande divenne quindi un nome appropriato per indicare la falsa religione nel suo insieme.

Come si può identificare Babilonia la Grande, di cui si parla in Rivelazione?

Non può trattarsi dell’antica città di Babilonia. Il libro di Rivelazione fu scritto alla fine del I secolo E.V. e descrive avvenimenti che si estendono fino ai nostri giorni. L’Encyclopedia Americana dice: “La città [di Babilonia] fu presa nel 539 a.C. dai persiani al comando di Ciro il Grande. In seguito Alessandro Magno progettò di fare di Babilonia la capitale del suo impero orientale, ma dopo la sua morte Babilonia perse gradualmente importanza”. (1956, Vol. III, p. 7) Oggi la città è un cumulo di rovine disabitate.

Nel simbolismo di Rivelazione, Babilonia la Grande è descritta come una “gran città”, un “regno” che domina altri re. (Riv. 17:18) Come una città, si compone di molte organizzazioni; e, come un regno che include altri re nel suo reame, opera a livello internazionale. Vien detto che ha relazione con i governanti politici e che contribuisce notevolmente ad arricchire i commercianti, mentre essa stessa è un terzo elemento che ‘è divenuto luogo di dimora di demoni’ e perseguita ‘i profeti e i santi’. — Rivelazione 18:2, 9-17, 24.

L’antica Babilonia si distingueva per la sua religione in opposizione a Yahuveh

Gen. 10:8-10: “Nimrod . . . si mostrò potente cacciatore in opposizione a Yahuveh . . . E il principio del suo regno fu Babele [in seguito chiamata Babilonia]”.

Dan. 5:22, 23: “In quanto a te [Baldassarre, re di Babilonia] . . . ti sei esaltato contro il Adonay dei cieli, . . . e hai lodato semplici dèi d’argento e d’oro, di rame, di ferro, di legno e di pietra, che non vedono nulla né odono nulla né conoscono nulla; ma non hai glorificato l’Eloah nella cui mano è il tuo alito e a cui appartengono tutte le tue vie”.

Un’antica iscrizione cuneiforme dice: “Esistono in complesso a Babilonia 53 templi dei grandi dèi, 55 cappelle di Marduk, 300 cappelle per le divinità della Terra, 600 per le divinità del Cielo, 180 altari per la dea Ishtar, 180 per gli dèi Nergal e Adad e 12 altri altari per i vari dèi”.  La Bibbia aveva ragione, di Werner Keller, Garzanti, 1977, trad. di Guido Gentili, Vol. 2, pp. 267, 268.

Un’enciclopedia afferma: “La civiltà sumera [che faceva parte di Babilonia] era dominata dai sacerdoti; a capo dello stato c’era il lugal (letteralmente ‘grand’uomo’), rappresentante degli dèi”.  The Encyclopedia Americana (1977), Vol. 3, p. 9.

È quindi ragionevole concludere che l’identità di Babilonia la Grande, di cui si parla in Rivelazione, sia religiosa. Essendo paragonata a una città e a un impero, non si limita a un singolo gruppo religioso, ma include tutte le religioni che si oppongono a Yahuveh, il vero Eloah.

Nelle religioni di tutto il mondo si trovano credenze e pratiche religiose dell’antica Babilonia

Egitto, Persia e Grecia subirono l’influsso della religione babilonese . . . La forte aggiunta di elementi semitici sia nell’antica mitologia greca che nei culti ellenici è ora così universalmente riconosciuta dagli eruditi da non richiedere ulteriori commenti. Questi elementi semitici sono in gran parte prettamente babilonesi”.  The Religion of Babylonia and Assyria, di M. Jastrow jr., Boston, 1898, pp. 699, 700.

Divinità: C’erano triadi di dèi, e c’erano divinità che rappresentavano le varie forze della natura e altre che esercitavano una particolare influenza su determinate attività umane. (Babylonian and Assyrian Religion, di S. H. Hooke; Norman, Oklahoma, 1963; pp. 14-40) “La trinità platonica, di per sé solo una ristrutturazione di trinità precedenti che risalivano a popoli più antichi, sembra essere la razionale e filosofica trinità di attributi che diede origine alle tre ipostasi o persone divine che le chiese cristiane hanno insegnato. . . . Questa concezione della trinità divina che il filosofo greco [Platone] aveva . . . si può rintracciare in tutte le antiche religioni [pagane]”.  Nouveau Dictionnaire Universel, a cura di M. Lachâtre, Parigi, 1865-1870, Vol. 2, p. 1467.

Uso di immagini: “[Nella religione mesopotamica] l’immagine aveva un ruolo determinante nel culto pubblico e privato, come si desume dall’ampia diffusione di riproduzioni dozzinali di tali immagini. Fondamentalmente si riteneva che la divinità fosse presente nell’immagine se questa aveva determinate caratteristiche e addobbi e se era trattata con la debita cura”.  Ancient Mesopotamia—Portrait of a Dead Civilization, di A. L. Oppenheim, Chicago, 1964, p. 184.

Concetto della morte: “Né il popolo né i capi religiosi [babilonesi] ammisero mai la possibilità dell’annientamento totale di ciò che era stato chiamato all’esistenza. La morte era un passaggio a un altro genere di vita”.  The Religion of Babylonia and Assyria, cit., p. 556.

Ruolo del sacerdozio: “La distinzione fra sacerdote e laico è caratteristica di questa religione [babilonese]”.  Encyclopædia Britannica (1948), Vol. 2, p. 861.

Pratica di astrologia, divinazione, magia e stregoneria: Lo storico A. H. Sayce scrive: “[Nella] religione dell’antica Babilonia . . . si riteneva che ogni oggetto e ogni forza naturale avesse il proprio zi o spirito, che poteva essere dominato dagli esorcismi dello sciamano, il sacerdote-stregone”. (The History of Nations, New York, 1928, Vol. I, p. 96) “I caldei [babilonesi] fecero grandi progressi nello studio dell’astronomia, nel tentativo di leggere il futuro nelle stelle. Quest’arte viene chiamata ‘astrologia’”.  The Dawn of Civilization and Life in the Ancient East, di R. M. Engberg, Chicago, 1938, p. 230.

Babilonia la Grande è paragonata a un’immorale prostituta che vive nel lusso sfrenato

Rivelazione 17:1-5 dice: “‘Vieni, ti mostrerò il giudizio della grande meretrice che siede su molte acque [popoli], con la quale han commesso fornicazione i re [governanti politici] della terra, mentre quelli che abitano la terra si sono inebriati col vino della sua fornicazione’. . . . E sulla sua fronte era scritto un nome, un mistero: ‘Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra’”. Rivelazione 18:7 aggiunge che “si glorificò e visse nel lusso sfrenato”.

Non è forse vero che le principali organizzazioni religiose si sono puntualmente alleate con i governanti politici per scopi di potere e di lucro, anche se questo ha causato sofferenze al popolo? Non è pure vero che la loro alta dirigenza vive nel lusso mentre molti di coloro ai quali dovrebbero rendere servizio vivono nella povertà?

Perché religioni che si dicono cristiane possono essere giustamente considerate parte di Babilonia la Grande insieme a quelle che non conoscono affatto l’Eloah della Bibbia?

Giac. 4:4: “Adultere, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia con Eloah? Chi perciò vuol essere amico del mondo si costituisce nemico di Eloah”. (Perciò, pur conoscendo ciò che la Bibbia dice riguardo a Eloah, si rendono Sue nemiche se scelgono l’amicizia del mondo imitandone le vie).

2 Cor. 4:4; 11:14, 15: “L’Eloah di questo sistema di cose ha accecato le menti degli increduli, affinché la luce della gloriosa buona notizia intorno al Ha'Mashyah, che è l’immagine di Eloah, non risplenda loro”. “Satana stesso continua a trasformarsi in angelo di luce. Perciò non è nulla di grande se anche i suoi ministri continuano a trasformarsi in ministri di giustizia. Ma la loro fine sarà secondo le loro opere”. (Di conseguenza, tutti quelli che, pur dicendosi netzarym, non adorano il vero Eloah nel modo da Lui stabilito, in realtà onorano il principale avversario di Yahuveh, Satana il Diavolo. Vedi anche 1 Corinti 10:20).

Matt. 7:21-23: “Non chiunque mi dice: ‘Adonay, Adonay’, [dice Yahushua Ha'Mashyah,] entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: ‘Adonay, Adonay, non abbiamo profetizzato in nome tuo, e in nome tuo espulso demoni, e in nome tuo compiuto molte opere potenti?’ E allora io confesserò loro: Non vi ho mai conosciuti! Andatevene via da me, operatori d’illegalità”.

Perché è urgente che chi ama la giustizia esca senza indugio da Babilonia la Grande?

Riv. 18:4: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe”.

Riv. 18:21: “Un forte angelo alzò una pietra simile a una grande macina da mulino e la scagliò nel mare, dicendo: ‘Così, con rapido lancio, Babilonia la gran città sarà scagliata giù, e non sarà più trovata’”.

Luca 21:36: “State svegli, dunque, supplicando in ogni tempo affinché riusciate a scampare da tutte queste cose destinate ad accadere, e a stare in piedi dinanzi al Figlio dell’uomo”.

Che ne sarà di quelli che, non conoscendo la verità biblica, sono vissuti e morti nel passato come appartenenti a Babilonia la Grande?

Atti 17:30: “Eloah non ha tenuto conto dei tempi di tale ignoranza, ma ora dice al genere umano che tutti, in ogni luogo, si pentano”.

Atti 24:15: “Ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. (Sarà Eloah a decidere quali “ingiusti” risuscitare).

Giob. 34:12: “Infatti Eloah stesso non agisce malvagiamente, e l’Onnipotente stesso non perverte il giudizio”.



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