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PRONTUARIO BIBLICO

 




Adamo ed Eva

Definizione: Adamo fu la prima creatura umana. Il termine ebraico ’adhàm Ã¨ correttamente tradotto anche “uomo”, “uomo terreno” e “genere umano”. Eva, la prima donna, era la moglie di Adamo.

Adamo ed Eva sono solo personaggi allegorici, immaginari?

È irragionevole credere che discendiamo tutti da una stessa coppia di progenitori?

“La scienza corrobora ora ciò che quasi tutte le grandi religioni predicano da tempo: Gli esseri umani di tutte le razze . . . discendono dallo stesso primo uomo”. — Heredity in Humans, di Amram Scheinfeld, Filadelfia e New York, 1972, p. 238.

“Il racconto biblico di Adamo ed Eva, padre e madre dell’intera razza umana, disse secoli fa la stessa verità che la scienza oggi ha mostrato: che tutti i popoli della terra sono una singola famiglia e hanno un’origine comune”. — The Races of Mankind, di Ruth Benedict e Gene Weltfish, New York, 1978, p. 3.

Atti 17:26: “[Eloah] ha fatto da un solo uomo ogni nazione degli uomini, perché dimorino sull’intera superficie della terra”.

La Bibbia presenta Adamo come una figura allegorica di tutta l’umanità primordiale?

Giuda 14: “Il settimo uomo nella discendenza da Adamo, Enoch, pure profetizzò riguardo [ai malvagi]”. (Enoch non fu certo il settimo discendente di un’intera umanità primordiale).

Luca 3:23-38: “Yahushua stesso, quando cominciò la sua opera, aveva circa trent’anni, essendo . . . figlio di Davide, . . . figlio di Abraamo, . . . figlio di Adamo”. (Davide e Abraamo sono noti personaggi storici. Non è quindi ragionevole concludere che anche Adamo sia stato una persona reale?)

Gen. 5:3: “Adamo viveva per centotrent’anni. Quindi generò un figlio a sua somiglianza, a sua immagine, e gli mise nome Set”. (Set non fu certo generato da tutti i primi uomini, né tutti i primi uomini generarono figli all’età di 130 anni).

Il fatto che il racconto dica che un serpente parlò a Eva dimostra che il brano sia allegorico?

Gen. 3:1-4: “Ora il serpente mostrò d’essere il più cauto di tutte le bestie selvagge del campo che Yahuveh Eloah aveva fatto. Diceva dunque alla donna: ‘È realmente così che Eloah ha detto, che non dovete mangiare di ogni albero del giardino?’ A ciò la donna disse al serpente: ‘. . . Eloah ha detto: “Non ne dovete mangiare, no, non lo dovete toccare affinché non moriate”’. A ciò il serpente disse alla donna: ‘Positivamente non morirete’”.

Giov. 8:44: “[Yahushua disse:] Il Diavolo . . . è un bugiardo e il padre della menzogna”. (Perciò fu il Diavolo la fonte della prima menzogna, pronunciata in Eden. Si servì del serpente come di un portavoce visibile. Il racconto di Genesi non intende insegnare una morale facendo ricorso a creature immaginarie. Vedi anche Rivelazione 12:9).

Esempio: Non è difficile per un ventriloquo far sembrare che la sua voce provenga da qualche altra parte. Confronta Numeri 22:26-31, dov’è detto che Yahuveh fece parlare l’asina di Balaam.

Se “il primo uomo Adamo” era solo un personaggio allegorico, che dire dell’“ultimo Adamo”, Yahushua Ha'Mashyah?

1 Cor. 15:45, 47: “Così è anche scritto: ‘Il primo uomo Adamo divenne anima vivente’. L’ultimo Adamo divenne spirito vivificante. Il primo uomo è dalla terra e fatto di polvere; il secondo uomo è dal cielo”. (Negare quindi che Adamo fosse un personaggio reale che peccò contro Eloah equivale a dubitare dell’identità di Yahushua Ha'Mashyah e a negare il motivo per cui Yahushua dovette dare la vita per l’umanità. Negare questo significa ripudiare la fede nella verità).

Cosa pensava Yahushua stesso del racconto di Genesi?

Matt. 19:4, 5: “[Yahushua] disse: ‘Non avete letto [in Genesi 1:27; 2:24] che colui che li creò dal principio li fece maschio e femmina e disse: “Per questo motivo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne”?’” (Visto che Yahushua considerava il racconto di Genesi un fatto reale, non dovremmo crederci anche noi?)




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Aborto

Definizione: Espulsione di un embrione o di un feto non ancora in grado di vivere normalmente fuori del grembo materno. L’aborto spontaneo può essere dovuto all’imperfezione umana o a un evento accidentale. L’aborto provocato allo scopo di impedire la nascita di un figlio indesiderato equivale alla deliberata uccisione di una vita umana.

A questo riguardo, come dovrebbe influire sulla nostra opinione il fatto di conoscere la Fonte della vita umana?

Atti 17:28: “Mediante [Eloah] abbiamo la vita e ci muoviamo ed esistiamo”.

Sal. 36:9: “Presso di te [o Yahuveh Eloah] è la fonte della vita”.

Rom. 14:12: “Ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Eloah”.

Yahuveh considera preziosa la vita di un bambino anche nei primissimi stadi del suo sviluppo dopo il concepimento?

Sal. 139:13-16: “[Tu, Yahuveh,] mi tenesti coperto nel ventre di mia madre. . . . I tuoi occhi videro perfino il mio embrione, e nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti”.

Eloah ha mai detto che chi avesse arrecato danno a un nascituro avrebbe dovuto renderne conto?

Eso. 21:22, 23: “Nel caso che degli uomini lottino l’uno con l’altro e realmente urtino una donna incinta e i figli di lei in effetti escano fuori ma non accada un incidente mortale, gli si devono imporre immancabilmente i danni secondo ciò che gli imponga il proprietario della donna; e lo deve dare per mezzo dei giudici. Ma se accade un incidente mortale, devi dare anima per anima”. (Alcune traduzioni farebbero sembrare che il punto determinante in questa legge data a Israele fosse ciò che accadeva alla madre, non al feto. Nel testo originale ebraico, invece, l’incidente mortale può riferirsi sia alla madre che al bambino).

Quanto è grave la deliberata soppressione di una vita umana per motivi non validi agli occhi di Eloah?

Gen. 9:6: “Chiunque sparge il sangue dell’uomo, il suo proprio sangue sarà sparso dall’uomo, poiché a immagine di Eloah egli ha fatto l’uomo”.

1 Giov. 3:15: “Nessun omicida ha la vita eterna dimorante in sé”.

Eso. 20:13: “Non devi uccidere”.

Il ricorso all’aborto è giustificato se un medico dice che il portare a termine la gravidanza potrebbe pregiudicare la salute della madre?

A volte i medici possono sbagliare. Sarebbe giusto uccidere un essere umano perché potrebbe far del male a qualcuno? Se al momento del parto si deve scegliere fra la vita della madre e quella del bambino, questa è una decisione che spetta agli interessati. Comunque, in molti paesi i progressi in campo medico hanno reso molto rara questa situazione.

Se qualcuno dice:

‘Io ho il diritto di decidere nelle questioni che influiscono sul mio corpo’

Si potrebbe rispondere: ‘Capisco il suo punto di vista. Molto spesso oggi i nostri diritti vengono calpestati; a molta gente non importa affatto quel che succede agli altri. Ma la Bibbia contiene delle norme che possono proteggerci. Per riceverne i benefìci, però, dobbiamo anche assumerci delle responsabilità’. Quindi si potrebbe aggiungere: (1) ‘Molte donne vengono abbandonate dal padre dei loro figli. Ma in una casa in cui sia il marito che la moglie vivono secondo le norme bibliche, il marito ama veramente la moglie e i figli, rimane lealmente al loro fianco e provvede loro il necessario. (1 Tim. 5:8; Efes. 5:28-31)’ (2) ‘Se personalmente desideriamo ricevere questo amore e questo rispetto, noi stessi dovremmo accertarci che il modo in cui trattiamo i nostri familiari sia conforme alle norme bibliche. Secondo la Bibbia, come dovremmo considerare i figli che mettiamo al mondo? (Sal. 127:3; far notare il contrasto con Isaia 49:15)’.





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Anima

Definizione: Nella Bibbia “anima” traduce l’ebraico nèfesh e il greco psychè. L’uso biblico di questi termini mostra che per anima si intende una persona o un animale, o la vita che la persona o l’animale ha in quanto tale. Per molti, comunque, l’“anima” è una parte immateriale o spirituale dell’uomo che sopravvive alla morte del corpo fisico. Per altri sarebbe il principio vitale. Ma queste due ultime concezioni non sono insegnamenti biblici.

Cosa dice la Bibbia che ci aiuta a capire cos’è l’anima?

Gen. 2:7: “Yahuveh Eloah formava l’uomo dalla polvere del suolo e gli soffiava nelle narici l’alito della vita, e l’uomo divenne un’anima [essere] vivente”. (Si noti che non viene detto che all’uomo fu data un’anima, ma che egli divenne un’anima, una persona vivente). (Il termine ebraico qui tradotto “anima” è nèfesh. Di, Na, PIB e VR concordano con questa versione. CEI, Con, Ga e Mar traducono “essere”; Ri ha “persona”).

1 Cor. 15:45: “Così è anche scritto: ‘Il primo uomo Adamo divenne anima vivente’. L’ultimo Adamo divenne spirito vivificante”. (Perciò le Scritture Greche Cristiane concordano con le Scritture Ebraiche sul significato di anima). (La parola greca qui tradotta “anima” è l’accusativo di psychè. Anche Con, Di, Mar, Na, PIB, Ri e VR traducono “anima”. CEI e Ga hanno “essere”).

1 Piet. 3:20: “Ai giorni di Noè . . . alcune persone, cioè otto anime, furono salvate attraverso l’acqua”. (La parola greca qui tradotta “anime” è psychài, plurale di psychè. Anche Con, Di, Ri e VR traducono “anime”. CEI, Na, Mar e PIB hanno “persone”. Ga ha “vite”).

Gen. 9:5: “Oltre a ciò, richiederò il sangue delle vostre anime [o “vite”; ebraico, da nèfesh]”. (Qui è detto che l’anima ha sangue).

Gios. 11:11: “Colpivano tutte le anime [ebraico, nèfesh] che erano in essa col taglio della spada”. (Si noti che l’anima può essere raggiunta dalla spada, per cui queste anime non potevano essere spiriti. Vedi anche Di).

Dove è detto nella Bibbia che gli animali sono anime?

Gen. 1:20, 21, 24, 25: “Eloah proseguì, dicendo: ‘Brulichino le acque di un brulichìo di anime* viventi . . .’ E Eloah creava i grandi mostri marini e ogni anima vivente che si muove, di cui le acque brulicarono secondo le loro specie, e ogni alata creatura volatile secondo la sua specie. . . . E Eloah proseguì, dicendo: ‘Produca la terra anime viventi secondo le loro specie . . .’ E Eloah faceva la bestia selvaggia della terra secondo la sua specie e l’animale domestico secondo la sua specie e ogni animale che si muove sul suolo secondo la sua specie”. (*Qui l’ebraico ha nèfesh. Ro ha “anima”. Altre traduzioni hanno “animali”, “esseri”, ecc.).

Lev. 24:17, 18: “Nel caso che un uomo colpisca a morte qualunque anima [ebraico, nèfesh] del genere umano, dev’essere messo a morte immancabilmente. E chi colpisce a morte l’anima [ebraico, nèfesh] di un animale domestico deve darne compenso, anima per anima”. (Si noti che la stessa parola ebraica per anima è usata sia per il genere umano che per gli animali).

Riv. 16:3: “Divenne sangue come di un uomo morto, e ogni anima* vivente morì, sì, le cose nel mare”. (Perciò anche le Scritture Greche Cristiane mostrano che gli animali sono anime). (*Qui il greco ha psychè. Anche Con e Di traducono “anima”).

Ci sono studiosi non netzarym di Yahushua che ammettono che questo è il significato biblico dell’anima?

“Nell’Antico Testamento non c’è alcuna dicotomia [divisione] fra corpo e anima. L’israelita vedeva le cose concretamente, nella loro totalità, e quindi considerava gli uomini come persone e non come entità composite. Il termine nepeÅ¡ [nèfesh], pur tradotto con la nostra parola anima, non significa mai anima distinta dal corpo o dal singolo individuo. . . . Il termine [psychè] nel Nuovo Testamento corrisponde a nepeÅ¡. Può significare il principio vitale, la vita stessa, o l’essere vivente”. — New Catholic Encyclopedia (1967), Vol. XIII, pp. 449, 450.

“Il termine ebraico per ‘anima’ (nefesh, ciò che respira) fu usato da Mosè . . . , per indicare un ‘essere animato’ e si riferisce ugualmente agli esseri non umani. . . . L’uso di psychè (‘anima’) nel Nuovo Testamento è simile a quello di nefesh”. — The New Encyclopædia Britannica (1976), Macropædia, Vol. 15, p. 152.

“La credenza che l’anima continui a esistere dopo la dissoluzione del corpo è argomento di speculazione filosofica o teologica più che di fede soltanto, e di conseguenza non è espressamente insegnata in alcun punto della Sacra Scrittura”. — The Jewish Encyclopedia (1910), Vol. VI, p. 564.

L’anima umana può morire?

Ezec. 18:4: “Ecco, tutte le anime appartengono a me. Come l’anima del padre così l’anima del figlio appartengono a me. L’anima* che pecca, essa stessa morirà”. (*Qui l’ebraico ha “nèfesh”. Di, Ma, Ri, Sa, Ti e VR hanno “anima”. Vedi anche 18:20 in Na e PIB. Altre traduzioni hanno “chi” o “persona”).

Matt. 10:28: “Non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima [o “vita”]; temete piuttosto colui che può distruggere sia l’anima* che il corpo nella Geenna”. (*Il greco ha l’accusativo di psychè. Quasi tutte le versioni traducono “anima”).

Atti 3:23: “E avverrà che ogni anima [greco, psychè] la quale non avrà ascoltato questo profeta, sarà del tutto distrutta tra il popolo”. [Ver.Riv. 2020]

È possibile che anime umane (persone) vivano per sempre?

Vedi le alla voce “Vita”.

L’anima e lo spirito sono la stessa cosa?

Eccl. 12:7: “Quindi la polvere torna alla terra proprio come era e lo spirito [o forza vitale; ebraico, rùach] stesso torna al vero Eloah che l’ha dato”. (Si noti che la parola ebraica per spirito è rùach, mentre il termine tradotto anima è nèfesh. Questo versetto non vuol dire che alla morte lo spirito faccia un viaggio fino alla presenza di Eloah; significa piuttosto che, per quanto riguarda quella persona, qualsiasi prospettiva di tornare in vita è nelle mani di Eloah. Usiamo un’espressione simile quando diciamo che, se un acquirente non effettua i pagamenti richiesti, la proprietà venduta “torna” al proprietario). (CEI, Con e VR [12:9] traducono qui rùach “spirito”. Ga ha “soffio vitale”).

Eccl. 3:19: “C’è un’eventualità circa i figli del genere umano e un’eventualità circa la bestia, e hanno la stessa eventualità. Come muore l’uno, così muore l’altra; e tutti hanno un solo spirito [ebraico, rùach]”. (Qui è detto che sia l’uomo che le bestie hanno lo stesso rùach o spirito. Per alcune osservazioni sui versetti 20 e 21, vedi alla voce "Spirito").

Ebr. 4:12: “La parola di Eloah è vivente ed esercita potenza ed è più tagliente di qualsiasi spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell’anima [greco, psychès] e dello spirito [greco, pnèumatos], e delle giunture e del loro midollo, e può discernere i pensieri e le intenzioni del cuore”. (Si osservi che la parola greca per “spirito” non è la stessa che per “anima”).

La vita cosciente della persona continua dopo che lo spirito ha lasciato il corpo?

Sal. 146:4: “Il suo spirito [ebraico, da rùach] se ne esce, egli torna al suo suolo; in quel giorno periscono in effetti i suoi pensieri”. (Qui Con, Ga, Na e PIB traducono rùach “spirito”. Altri lo rendono “fiato”). (Anche Salmo 104:29)

Dove ha attinto la cristianità la credenza in un’anima immateriale e immortale?

“Il concetto cristiano di un’anima spirituale creata da Eloah e infusa nel corpo al concepimento per fare dell’uomo un’unità vivente è frutto di una lunga elaborazione nella filosofia cristiana. Solo con Origene [morto nel 254 E.V. ca.] in Oriente e con Sant’Agostino [morto nel 430 E.V.] in Occidente l’anima fu definita sostanza spirituale e fu elaborata una concezione filosofica sulla sua natura. . . . La sua dottrina [di Agostino] . . . doveva molto (incluse alcune carenze) al neoplatonismo”. — New Catholic Encyclopedia (1967), Vol. XIII, pp. 452, 454.

“Il concetto di immortalità si deve al pensiero greco, mentre la speranza di una risurrezione appartiene al pensiero ebraico. . . . In seguito alle conquiste di Alessandro, il giudaismo assimilò gradualmente concetti greci”. — Dictionnaire Encyclopédique de la Bible, a cura di Alexandre Westphal, Valenza, Francia, 1935, Vol. 2, p. 557.

“L’immortalità dell’anima è una nozione greca che prese forma negli antichi culti misterici e che fu elaborata dal filosofo Platone”. — Presbyterian Life, 1° maggio 1970, p. 35.

“A nostro avviso, la morte è qualcosa? . . . Che altro è se non separazione dell’anima dal corpo? E il morire cos’è se non un distinguersi del corpo dall’anima, un isolarsi in sé, un separarsi dall’anima e, questa, a sua volta, dal corpo? . . . E l’anima, forse, non ha in sé la Morte? No. Ma, allora, l’anima è immortale. Sì, immortale”. — Platone in Fedone IX, LV; Garzanti, 1980, trad. di Nino Marziano, pp. 83, 160.

“Il problema dell’immortalità, come abbiamo visto, fu oggetto di attenta considerazione da parte dei teologi babilonesi. . . . Né i seguaci né gli esponenti del pensiero religioso affrontarono mai la possibilità dell’annientamento totale di ciò ch’era stato un tempo chiamato all’esistenza. La morte era il passaggio a un altro tipo di vita”. — The Religion of Babylonia and Assyria, di M. Jastrow jr., Boston, 1898, p. 556.

Vedi anche alla voce “Morte”.



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Anti-Ha'Mashyah

Definizione: Anti-Ha'Mashyah significa contro Ha'Mashyah o invece di Ha'Mashyah. Il termine si applica a tutti quelli che negano ciò che la Bibbia dice riguardo a Yahushua Ha'Mashyah, che si oppongono al suo Regno o che maltrattano i suoi seguaci. Include anche individui, organizzazioni e nazioni che asseriscono falsamente di rappresentare Ha'Mashyah o che si attribuiscono senza diritto il ruolo messianico.

La Bibbia parla di un unico antiHa'Mashyah?

1 Giov. 2:18: “Fanciullini, è l’ultima ora, e, come avete udito che viene l’anti-Ha'Mashyah, così ora sono sorti molti anticristi; da cui acquistiamo la conoscenza che è l’ultima ora”.

2 Giov. 7: “Sono usciti molti ingannatori nel mondo, persone che non confessano Yahushua Ha'Mashyah venuto nella carne. Questi è l’ingannatore e l’anti-Ha'Mashyah”. (Si noti che i “molti anticristi” di 1 Giovanni 2:18 sono qui chiamati collettivamente “l’anticristo”).

La venuta dell’antiHa'Mashyah è riferita a qualche tempo futuro?

1 Giov. 4:3: “Ogni espressione ispirata che non confessa Yahushua non ha origine da Eloah. Inoltre, questa è l’espressione ispirata dell’anti-Ha'Mashyah che avete udito che veniva, e ora è già nel mondo”. (Queste parole furono scritte verso la fine del I secolo E.V.).

1 Giov. 2:18: “Così ora sono sorti molti anticristi; da cui acquistiamo la conoscenza che è l’ultima ora”. (Per “ultima ora” evidentemente Giovanni intendeva la fine del periodo apostolico. Gli altri apostoli erano morti e Giovanni stesso era molto vecchio).

Alcuni che vengono definiti anticristi:

Persone che negano che Yahushua sia il vero Messia

1 Giov. 2:22: “Chi è il bugiardo se non colui che nega che Yahushua è il Ha'Mashyah [o Messia, unto]? Questi è l’anti-Ha'Mashyah”.

Tutti quelli che negano che Yahushua sia l’unigenito Figlio di Eloah

1 Giov. 2:22: “Questi è l’anti-Ha'Mashyah, colui che nega il Padre e il Figlio”.

Confronta Giovanni 10:36; Luca 9:35.

Apostati

1 Giov. 2:18, 19: “Sono sorti molti anticristi . . . Sono usciti da noi, ma non erano della nostra sorta”.

Quelli che si oppongono ai veri seguaci di Ha'Mashyah

Giov. 15:20, 21: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi . . . Ma faranno contro di voi tutte queste cose a causa del mio nome”.

Individui e nazioni che si oppongono a Ha'Mashyah quale Re o che si attribuiscono falsamente il ruolo messianico

Sal. 2:2: “I re della terra prendono posizione e gli stessi alti funzionari si sono ammassati come un sol uomo contro Yahuveh e contro il suo unto [Ha'Mashyah o Messia]”.

Vedi anche Rivelazione 17:3, 12-14; 19:11-21.

Matt. 24:24: “Sorgeranno falsi Cristi e falsi profeti che faranno grandi segni e prodigi da sviare, se possibile, anche gli eletti”.



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Apostasia

Definizione: Abbandono dell’adorazione di Eloah e del Suo servizio, effettiva ribellione contro Yahuveh Eloah. Alcuni apostati professano di conoscere Eloah e di servirlo, ma rinnegano dottrine o norme esposte nella Parola di Eloah. Altri dicono di credere nella Bibbia, ma rinnegano con il comportamento la verità di Yahuveh.

Dovremmo aspettarci l’insorgere di apostati in seno alla Ha'Qahal dei netzarym?

1 Tim. 4:1: “L’espressione ispirata dice esplicitamente che in successivi periodi di tempo alcuni si allontaneranno dalla fede, prestando attenzione a ingannevoli espressioni ispirate e a insegnamenti di demoni”.

2 Tess. 2:3: “Nessuno vi seduca in alcuna maniera, perché [il giorno di Yahuveh] non verrà se prima non viene l’apostasia e non è rivelato l’uomo dell’illegalità, il figlio della distruzione”.

Alcuni tratti caratteristici degli apostati:

Cercano di farsi un seguito, provocando così divisioni settarie

Atti 20:30: “Fra voi stessi sorgeranno uomini che diranno cose storte per trarsi dietro i discepoli”.

2 Piet. 2:1, 3: “Pure fra voi ci saranno falsi maestri. Questi introdurranno quietamente distruttive sette e rinnegheranno anche il proprietario che li ha comprati . . . E per concupiscenza vi sfrutteranno con parole finte”.

Forse professano di credere in Ha'Mashyah ma non prendono seriamente l’opera di testimonianza e insegnamento che Yahushua affidò ai suoi discepoli

Luca 6:46: “Perché dunque mi chiamate ‘Adonay! Adonay!’ ma non fate le cose che dico?”

Matt. 28:19, 20: “Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole . . . insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato”.

Matt. 24:14: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”.

Possono asserire di servire Eloah, ma ne respingono i rappresentanti e la Sua Ha'Qahal

Giuda 8, 11: “Questi uomini, indulgendo nei sogni, contaminano la carne e trascurano la signoria e parlano ingiuriosamente dei gloriosi. Guai a loro, perché . . . sono periti nel discorso ribelle di Cora!”

Num. 16:1-3, 11, 19-21: “Cora . . . si alzava, insieme a . . . duecentocinquanta uomini dei figli d’Israele, capi principali dell’assemblea . . . Così si congregarono contro Mosè e contro Aaronne e dissero loro: ‘Questo vi basti, perché l’intera assemblea, tutti loro, sono santi e Yahuveh è in mezzo a loro. Perché, dunque, vi dovete innalzare al di sopra della congregazione di Yahuveh?’ . . . [Mosè disse:] ‘Tu e tutta la tua assemblea che vi riunite siete contro Yahuveh. In quanto ad Aaronne, che cos’è egli perché mormoriate contro di lui?’ Quando Cora ebbe convocato tutta l’assemblea contro di loro all’ingresso della tenda di adunanza, allora la gloria di Yahuveh apparve a tutta l’assemblea. Yahuveh parlò ora a Mosè e ad Aaronne, dicendo: ‘Separatevi di mezzo a questa assemblea, perché li stermini in un istante’”.

Non solo abbandonano la vera fede, ma ‘battono’ o percuotono i loro fratelli di un tempo, criticandoli pubblicamente e ricorrendo anche ad altri metodi per ostacolarne l’opera; gli sforzi di tali apostati mirano ad abbattere, non a edificare

Matt. 24:45-51: “Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto che il suo Adonay ha costituito sopra i propri domestici per dar loro il cibo a suo tempo? . . . Ma se mai quello schiavo malvagio dicesse in cuor suo: ‘Il mio Adonay tarda’, e cominciasse a battere i suoi compagni di schiavitù e mangiasse e bevesse con gli ubriaconi inveterati, il Adonay di quello schiavo verrà in un giorno che non si aspetta e in un’ora che non sa, e lo punirà con la massima severità e gli assegnerà la sua parte con gli ipocriti”.

2 Tim. 2:16-18: “Evita i discorsi vuoti che violano ciò che è santo; poiché essi progrediranno sempre più in empietà, e la loro parola si spargerà come cancrena. Imeneo e Fileto sono fra quelli. Questi stessi uomini hanno deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione sia già avvenuta; e sovvertono la fede di alcuni”.

Dovrebbero i netzarym fedeli accogliere gli apostati in persona o leggendone le pubblicazioni?

2 Giov. 9, 10: “Chiunque va avanti e non rimane nell’insegnamento del Ha'Mashyah non ha Eloah. . . . Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto”.

Rom. 16:17, 18: “Vi esorto, fratelli, a tenere d’occhio quelli che causano divisioni e occasioni d’inciampo contro l’insegnamento che avete imparato, ed evitateli. . . . Con discorso blando e parlar complimentoso seducono i cuori dei semplici”.

Soddisfare la propria curiosità su ciò che pensano gli apostati può avere conseguenze gravi?

Prov. 11:9: “Con la sua bocca l'ipocrita manda in rovina il suo prossimo, ma i giusti sono liberati a motivo della loro conoscenza”.

Isa. 32:6: “Poiché l'uomo spregevole proferisce cose spregevoli e il suo cuore si dà all'iniquità, per commettere empietà e dire cose irriverenti contro Yahuveh, per lasciare vuoto lo stomaco dell'affamato e far mancare la bevanda all'assetato.”. (Confronta Isaia 65:13, 14).

L’apostasia è una cosa grave?

2 Piet. 2:1: “Questi introdurranno quietamente distruttive sette e rinnegheranno anche il proprietario che li ha comprati, recando su se stessi subitanea distruzione”.

Giob. 13:16: “Anche questo servirà alla mia salvezza; poiché un empio non ardirebbe presentarsi davanti a Lui.”.

Ebr. 6:4-6: “È impossibile che quelli che sono stati una volta per sempre illuminati, e che hanno gustato il gratuito dono celeste, e che son divenuti partecipi dello spirito santo, e che hanno gustato l’eccellente parola di Eloah e le potenze del sistema di cose avvenire, ma che si sono allontanati [“son poi caduti nell’apostasia”, Na], siano di nuovo ravvivati a pentimento, perché mettono di nuovo al palo il Figlio di Eloah per loro conto e lo espongono a pubblica vergogna”.



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Armaghedon

Definizione: Il termine greco Har Magedòn, derivato dall’ebraico e reso “Armaghedon” da molti traduttori, significa “Monte di Meghiddo” o “Monte dell’assemblea delle truppe”. La Bibbia mette in relazione questo nome non con un olocausto nucleare, ma con la veniente “guerra [universale] del gran giorno dell’IdEloah Onnipotente”. (Riv. 16:14, 16) Questo nome è specificamente riferito al “luogo [greco, tòpon; cioè alla condizione o situazione]” verso cui i governanti politici della terra vengono radunati in opposizione a Yahuveh e al suo Regno retto da Yahushua Ha'Mashyah. Questa opposizione si esprimerà in un intervento globale contro i servitori di Yahuveh sulla terra, i rappresentanti visibili del Regno di Eloah.

Permetterà Eloah agli uomini di rovinare la terra in quello che alcuni definiscono un “Armaghedon termonucleare”?

Sal. 96:10: “Yahuveh stesso è divenuto re. Anche il paese produttivo [ebraico, tevèl; la terra, in quanto fertile e abitata, il globo [abitabile] diviene fermamente stabilito così che non si può far vacillare”.

Sal. 37:29: “I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”.

Riv. 11:18: “Le nazioni si adirarono, e venne l’ira [di Yahuveh], e il tempo fissato . . . di ridurre in rovina quelli che rovinano la terra”.

Cos’è l’Armaghedon di cui parla la Bibbia?

Riv. 16:14, 16: “Esse sono, infatti, espressioni ispirate da demoni e compiono segni, e vanno dai re dell’intera terra abitata, per radunarli alla guerra del gran giorno dell’Eloah Onnipotente. E li radunarono nel luogo che in ebraico si chiama Har-Maghedon [Armaghedon]”.

Armaghedon si combatterà solo nel Medio Oriente?

I governanti e gli eserciti di tutte le nazioni saranno radunati in opposizione a Eloah

Riv. 16:14: “Vanno dai re dell’intera terra abitata, per radunarli alla guerra del gran giorno dell’Eloah Onnipotente”.

Riv. 19:19: “Vidi la bestia selvaggia [il dominio politico umano nell’insieme] e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra contro colui che sedeva sul cavallo e contro il suo esercito”.

Ger. 25:33: “Gli uccisi da Yahuveh certamente saranno in quel giorno da un’estremità all’altra della terra”.

L’uso del nome Armaghedon (Har-Maghedon) non può voler dire che la guerra si combatterà su un letterale Monte di Meghiddo

Non esiste nessun letterale Monte di Meghiddo; c’è solo una collinetta alta una ventina di metri su cui si trovano le rovine dell’antica Meghiddo.

I re e le forze militari dell’“intera terra abitata” non potrebbero trovare posto nella letterale Piana di Esdraelon, sotto Meghiddo. È una pianura triangolare, lunga 32 chilometri e larga 29 all’estremità orientale. — The Geography of the Bible, di Danis Baly, New York, 1957, p. 148.

Il nome è appropriato a motivo del ruolo storicamente avuto da Meghiddo; la pianura sottostante fu teatro di guerre decisive

Lì Yahuveh determinò la sconfitta di Sisera, capo dell’esercito cananeo, dinanzi al giudice Barac. — Giud. 5:19, 20; 4:12-24.

Tutmosi III, faraone d’Egitto, disse: “Conquistare Meghiddo vuol dire conquistare mille città!” — Ancient Near Eastern Texts Relating to the Old Testament, a cura di James Pritchard, Princeton, New Jersey, 1969, p. 237.

Il riferimento a Meghiddo (che significa “assemblea delle truppe”) è appropriato, perché Armaghedon è una situazione mondiale che vedrà implicate le truppe e altri sostenitori dei governanti di tutte le nazioni.

Chi o che cosa sarà distrutto ad Armaghedon?

Dan. 2:44: “L’Eloah del cielo stabilirà un regno . . . Esso stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso sussisterà a tempi indefiniti”.

Riv. 19:17, 18: “Vidi un angelo che stava in piedi nel sole, e gridò ad alta voce e disse a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: ‘Venite, radunatevi per il grande pasto serale di Eloah, per mangiare le carni di re e le carni di comandanti militari e le carni di uomini forti e le carni di cavalli e di quelli che vi siedono sopra, e le carni di tutti, di liberi e schiavi e piccoli e grandi’”.

1 Giov. 2:16, 17: “Tutto ciò che è nel mondo — il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento — non ha origine dal Padre, ma ha origine dal mondo. Inoltre, il mondo passa e pure il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Eloah rimane per sempre”.

Riv. 21:8: “In quanto ai codardi e a quelli senza fede e a quelli che sono disgustanti nella loro impurità e agli assassini e ai fornicatori e a quelli che praticano lo spiritismo e agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nel lago che brucia con fuoco e zolfo. Questo significa la seconda morte”.

Tale distruzione sarà eterna?

Matt. 25:46: “Questi [coloro che si saranno rifiutati di fare del bene ai “fratelli” di Ha'Mashyah] andranno allo stroncamento eterno”.

2 Tess. 1:8, 9: “in un fuoco fiammeggiante, per fare vendetta di coloro che non conoscono Eloah e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Adonay Yahushua. I quali saranno puniti di eterna distruzione, respinti dalla presenza del Adonay e dalla gloria della sua potenza,”.

Ci saranno superstiti?

Sof. 2:3: “Cercate Eloah voi tutti, umili della terra, che praticate la sua legge. Cercate la giustizia, cercate l'umiltà. Forse sarete nascosti nel giorno dell'ira di Yahuveh”.

Rom. 10:13: “Poichè chiunque avrà invocato il nome di Yahuveh sarà salvato”.

Sal. 37:34: “Spera in Yahuveh e osserva la sua via, ed egli ti esalterà per prendere possesso della terra. Quando i malvagi saranno stroncati, tu lo vedrai”.

Giov. 3:16: “Eloah . . . ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”.

Riv. 7:9, 10, 14: “Vidi, ed ecco, una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua, che stavano in piedi dinanzi al trono e dinanzi all’Agnello, vestiti di lunghe vesti bianche; e nelle loro mani c’erano rami di palme. E continuano a gridare ad alta voce, dicendo: ‘La salvezza la dobbiamo al nostro Eloah, che siede sul trono, e all’Agnello’. . . . ‘Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione’”.

Che ne sarà dei bambini ad Armaghedon?

La Bibbia non risponde esplicitamente a questa domanda, e non siamo noi a dover giudicare. Comunque, la Bibbia in effetti indica che Eloah considera “santi” i figli piccoli dei veri netzarym. (1 Cor. 7:14) Rivela anche che quando nell’antichità Eloah distrusse i malvagi, distrusse pure i loro figli piccoli. (Num. 16:27, 32; Ezec. 9:6) Eloah non desidera che alcuno sia distrutto, per cui sta facendo risuonare un avvertimento per il bene sia dei genitori che dei loro figli. Non sarebbe saggio da parte dei genitori seguire una linea di condotta che permetta ai loro figli d’essere visti con favore da Eloah sia ora che ad Armaghedon?

La distruzione dei malvagi contraddice l’amore di Eloah?

2 Piet. 3:9: “Yahuveh . . . è paziente verso di voi perché non desidera che alcuno sia distrutto ma desidera che tutti pervengano al pentimento”.

Luca 18:7, 8: “Non farà Eloah giustizia ai suoi eletti che gridano a lui giorno e notte, sebbene sia longanime verso di loro? Vi dico: Rapidamente farà loro giustizia”.

2 Tess. 1:6: “È giusto da parte di Eloah rendere tribolazione a quelli che . . . fanno tribolare [i suoi servitori]”.

È possibile assumere una posizione neutrale?

2 Tess. 1:8: “Recherà vendetta su quelli che [volontariamente] non conoscono Eloah e su quelli che non ubbidiscono alla buona notizia intorno al nostro Adonay Yahushua”.

Matt. 24:37-39: “Come furono i giorni di Noè . . . non si avvidero di nulla finché venne il diluvio e li spazzò via tutti, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo”.

Matt. 12:30: “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde”.

Confronta Deuteronomio 30:19, 20.

Chi sta influendo sulle nazioni spingendole verso la situazione mondiale che sfocerà nella guerra contro Eloah?

Riv. 16:13, 14: “Vidi uscire dalla bocca del dragone [Satana il Diavolo; Riv. 12:9] e dalla bocca della bestia selvaggia e dalla bocca del falso profeta tre impure espressioni ispirate che sembravano simili a rane. Esse sono, infatti, espressioni ispirate da demoni e compiono segni, e vanno dai re dell’intera terra abitata, per radunarli alla guerra del gran giorno dell’Eloah Onnipotente”.


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Babilonia la Grande prostituta

Definizione: Impero mondiale della falsa religione, che include tutte le religioni i cui insegnamenti e le cui pratiche non sono conformi alla vera adorazione di Yahuveh, il solo vero Eloah. Dopo il diluvio dei giorni di Noè, la falsa religione ebbe inizio a Babele (in seguito chiamata Babilonia). (Gen. 10:8-10; 11:4-9) Col tempo le credenze e le pratiche religiose babiloniche si diffusero in molti paesi. Babilonia la Grande divenne quindi un nome appropriato per indicare la falsa religione nel suo insieme.

Come si può identificare Babilonia la Grande, di cui si parla in Rivelazione?

Non può trattarsi dell’antica città di Babilonia. Il libro di Rivelazione fu scritto alla fine del I secolo E.V. e descrive avvenimenti che si estendono fino ai nostri giorni. L’Encyclopedia Americana dice: “La città [di Babilonia] fu presa nel 539 a.C. dai persiani al comando di Ciro il Grande. In seguito Alessandro Magno progettò di fare di Babilonia la capitale del suo impero orientale, ma dopo la sua morte Babilonia perse gradualmente importanza”. (1956, Vol. III, p. 7) Oggi la città è un cumulo di rovine disabitate.

Nel simbolismo di Rivelazione, Babilonia la Grande è descritta come una “gran città”, un “regno” che domina altri re. (Riv. 17:18) Come una città, si compone di molte organizzazioni; e, come un regno che include altri re nel suo reame, opera a livello internazionale. Vien detto che ha relazione con i governanti politici e che contribuisce notevolmente ad arricchire i commercianti, mentre essa stessa è un terzo elemento che ‘è divenuto luogo di dimora di demoni’ e perseguita ‘i profeti e i santi’. — Rivelazione 18:2, 9-17, 24.

L’antica Babilonia si distingueva per la sua religione in opposizione a Yahuveh

Gen. 10:8-10: “Nimrod . . . si mostrò potente cacciatore in opposizione a Yahuveh . . . E il principio del suo regno fu Babele [in seguito chiamata Babilonia]”.

Dan. 5:22, 23: “In quanto a te [Baldassarre, re di Babilonia] . . . ti sei esaltato contro il Adonay dei cieli, . . . e hai lodato semplici dèi d’argento e d’oro, di rame, di ferro, di legno e di pietra, che non vedono nulla né odono nulla né conoscono nulla; ma non hai glorificato l’Eloah nella cui mano è il tuo alito e a cui appartengono tutte le tue vie”.

Un’antica iscrizione cuneiforme dice: “Esistono in complesso a Babilonia 53 templi dei grandi dèi, 55 cappelle di Marduk, 300 cappelle per le divinità della Terra, 600 per le divinità del Cielo, 180 altari per la dea Ishtar, 180 per gli dèi Nergal e Adad e 12 altri altari per i vari dèi”. — La Bibbia aveva ragione, di Werner Keller, Garzanti, 1977, trad. di Guido Gentili, Vol. 2, pp. 267, 268.

Un’enciclopedia afferma: “La civiltà sumera [che faceva parte di Babilonia] era dominata dai sacerdoti; a capo dello stato c’era il lugal (letteralmente ‘grand’uomo’), rappresentante degli dèi”. — The Encyclopedia Americana (1977), Vol. 3, p. 9.

È quindi ragionevole concludere che l’identità di Babilonia la Grande, di cui si parla in Rivelazione, sia religiosa. Essendo paragonata a una città e a un impero, non si limita a un singolo gruppo religioso, ma include tutte le religioni che si oppongono a Yahuveh, il vero Eloah.

Nelle religioni di tutto il mondo si trovano credenze e pratiche religiose dell’antica Babilonia

“Egitto, Persia e Grecia subirono l’influsso della religione babilonese . . . La forte aggiunta di elementi semitici sia nell’antica mitologia greca che nei culti ellenici è ora così universalmente riconosciuta dagli eruditi da non richiedere ulteriori commenti. Questi elementi semitici sono in gran parte prettamente babilonesi”. — The Religion of Babylonia and Assyria, di M. Jastrow jr., Boston, 1898, pp. 699, 700.

Divinità: C’erano triadi di dèi, e c’erano divinità che rappresentavano le varie forze della natura e altre che esercitavano una particolare influenza su determinate attività umane. (Babylonian and Assyrian Religion, di S. H. Hooke; Norman, Oklahoma, 1963; pp. 14-40) “La trinità platonica, di per sé solo una ristrutturazione di trinità precedenti che risalivano a popoli più antichi, sembra essere la razionale e filosofica trinità di attributi che diede origine alle tre ipostasi o persone divine che le chiese cristiane hanno insegnato. . . . Questa concezione della trinità divina che il filosofo greco [Platone] aveva . . . si può rintracciare in tutte le antiche religioni [pagane]”. — Nouveau Dictionnaire Universel, a cura di M. Lachâtre, Parigi, 1865-1870, Vol. 2, p. 1467.

Uso di immagini: “[Nella religione mesopotamica] l’immagine aveva un ruolo determinante nel culto pubblico e privato, come si desume dall’ampia diffusione di riproduzioni dozzinali di tali immagini. Fondamentalmente si riteneva che la divinità fosse presente nell’immagine se questa aveva determinate caratteristiche e addobbi e se era trattata con la debita cura”. — Ancient Mesopotamia—Portrait of a Dead Civilization, di A. L. Oppenheim, Chicago, 1964, p. 184.

Concetto della morte: “Né il popolo né i capi religiosi [babilonesi] ammisero mai la possibilità dell’annientamento totale di ciò che era stato chiamato all’esistenza. La morte era un passaggio a un altro genere di vita”. — The Religion of Babylonia and Assyria, cit., p. 556.

Ruolo del sacerdozio: “La distinzione fra sacerdote e laico è caratteristica di questa religione [babilonese]”. — Encyclopædia Britannica (1948), Vol. 2, p. 861.

Pratica di astrologia, divinazione, magia e stregoneria: Lo storico A. H. Sayce scrive: “[Nella] religione dell’antica Babilonia . . . si riteneva che ogni oggetto e ogni forza naturale avesse il proprio zi o spirito, che poteva essere dominato dagli esorcismi dello sciamano, il sacerdote-stregone”. (The History of Nations, New York, 1928, Vol. I, p. 96) “I caldei [babilonesi] fecero grandi progressi nello studio dell’astronomia, nel tentativo di leggere il futuro nelle stelle. Quest’arte viene chiamata ‘astrologia’”. — The Dawn of Civilization and Life in the Ancient East, di R. M. Engberg, Chicago, 1938, p. 230.

Babilonia la Grande è paragonata a un’immorale prostituta che vive nel lusso sfrenato

Rivelazione 17:1-5 dice: “‘Vieni, ti mostrerò il giudizio della grande meretrice che siede su molte acque [popoli], con la quale han commesso fornicazione i re [governanti politici] della terra, mentre quelli che abitano la terra si sono inebriati col vino della sua fornicazione’. . . . E sulla sua fronte era scritto un nome, un mistero: ‘Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra’”. Rivelazione 18:7 aggiunge che “si glorificò e visse nel lusso sfrenato”.

Non è forse vero che le principali organizzazioni religiose si sono puntualmente alleate con i governanti politici per scopi di potere e di lucro, anche se questo ha causato sofferenze al popolo? Non è pure vero che la loro alta dirigenza vive nel lusso mentre molti di coloro ai quali dovrebbero rendere servizio vivono nella povertà?

Perché religioni che si dicono cristiane possono essere giustamente considerate parte di Babilonia la Grande insieme a quelle che non conoscono affatto l’Eloah della Bibbia?

Giac. 4:4: “Adultere, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia con Eloah? Chi perciò vuol essere amico del mondo si costituisce nemico di Eloah”. (Perciò, pur conoscendo ciò che la Bibbia dice riguardo a Eloah, si rendono Sue nemiche se scelgono l’amicizia del mondo imitandone le vie).

2 Cor. 4:4; 11:14, 15: “L’Eloah di questo sistema di cose ha accecato le menti degli increduli, affinché la luce della gloriosa buona notizia intorno al Ha'Mashyah, che è l’immagine di Eloah, non risplenda loro”. “Satana stesso continua a trasformarsi in angelo di luce. Perciò non è nulla di grande se anche i suoi ministri continuano a trasformarsi in ministri di giustizia. Ma la loro fine sarà secondo le loro opere”. (Di conseguenza, tutti quelli che, pur dicendosi netzarym, non adorano il vero Eloah nel modo da Lui stabilito, in realtà onorano il principale avversario di Yahuveh, Satana il Diavolo. Vedi anche 1 Corinti 10:20).

Matt. 7:21-23: “Non chiunque mi dice: ‘Adonay, Adonay’, [dice Yahushua Ha'Mashyah,] entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: ‘Adonay, Adonay, non abbiamo profetizzato in nome tuo, e in nome tuo espulso demoni, e in nome tuo compiuto molte opere potenti?’ E allora io confesserò loro: Non vi ho mai conosciuti! Andatevene via da me, operatori d’illegalità”.

Perché è urgente che chi ama la giustizia esca senza indugio da Babilonia la Grande?

Riv. 18:4: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati, e se non volete ricevere parte delle sue piaghe”.

Riv. 18:21: “Un forte angelo alzò una pietra simile a una grande macina da mulino e la scagliò nel mare, dicendo: ‘Così, con rapido lancio, Babilonia la gran città sarà scagliata giù, e non sarà più trovata’”.

Luca 21:36: “State svegli, dunque, supplicando in ogni tempo affinché riusciate a scampare da tutte queste cose destinate ad accadere, e a stare in piedi dinanzi al Figlio dell’uomo”.

Che ne sarà di quelli che, non conoscendo la verità biblica, sono vissuti e morti nel passato come appartenenti a Babilonia la Grande?

Atti 17:30: “Eloah non ha tenuto conto dei tempi di tale ignoranza, ma ora dice al genere umano che tutti, in ogni luogo, si pentano”.

Atti 24:15: “Ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. (Sarà Eloah a decidere quali “ingiusti” risuscitare).

Giob. 34:12: “Infatti Eloah stesso non agisce malvagiamente, e l’Onnipotente stesso non perverte il giudizio”.



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Battesimo (Immersione)

Definizione: Il verbo “battezzare” viene dal greco baptìzein, che significa ‘immergere, sommergere, tuffare’. (Vocabolario greco-italiano di Lorenzo Rocci, Società Editrice Dante Alighieri, 1976, p. 340) Il battesimo cristiano in acqua è un simbolo esteriore della dedicazione completa, incondizionata e senza riserve che il battezzando ha fatto tramite Yahushua Ha'Mashyah a compiere la volontà di Eloah. Le Scritture, fra l’altro, parlano anche del battesimo di Giovanni, del battesimo con lo spirito santo e del battesimo col fuoco.

Chi crede veramente nella Parola di Eloah esita a battezzarsi?

Matt. 28:19, 20: “Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato”.

Atti 2:41: “Quelli che accolsero di cuore la sua parola furono battezzati”.

Atti 8:12: “Quando ebbero creduto a Filippo, che dichiarava la buona notizia del regno di Eloah e del nome di Yahushua Ha'Mashyah, erano battezzati, uomini e donne”.

Atti 8:36-38: “Or mentre andavano per la strada, giunsero a uno specchio d’acqua, e l’eunuco [etiope] disse: ‘Ecco, uno specchio d’acqua; che cosa mi impedisce di essere battezzato?’ Allora ordinò di fermare il carro, . . . e [Filippo] lo battezzò”.

Il battesimo cristiano in acqua si compie per aspersione o per immersione completa?

Mar. 1:9, 10: “Yahushua . . . fu battezzato [“immerso”, Co, ED] da Giovanni nel [fiume] Giordano. E immediatamente, salendo fuori dell’acqua, vide separarsi i cieli”.

Atti 8:38: “Entrambi scesero nell’acqua, sia Filippo che l’eunuco; e lo battezzò [“immerse”, Co, ED]”.

I netzarym del I secolo praticavano il battesimo dei bambini?

Matt. 28:19: ‘Andate dunque e fate discepoli . . . battezzandoli’.

Atti 8:12: “Quando ebbero creduto a Filippo, . . . erano battezzati, uomini e donne”.

In seguito, però, Origene (185-254 E.V.) scrisse: “Secondo l’usanza della chiesa, il battesimo vien fatto anche ai neonati”. (Homil. VIII in Levit., Cap. XII) L’usanza fu confermata dal Terzo Concilio di Cartagine (253 E.V.).

Augustus Neander, docente di storia ecclesiastica, scrisse: “Fede e battesimo furono sempre collegati fra loro; e quindi è molto probabile . . . che l’usanza di battezzare i bambini [fosse] sconosciuta in quell’epoca [nel I secolo]. . . . Che fosse per la prima volta riconosciuto come una tradizione apostolica nel corso del terzo secolo ne esclude anziché confermarne l’origine apostolica”. — History of the Planting and Training of the Christian Church, New York, 1864, p. 162.

Il battesimo cristiano in acqua fa ottenere il perdono dei peccati?

1 Giov. 1:7: “Se camminiamo nella luce come egli è nella luce . . . il sangue di Yahushua, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato”. (Non è dunque l’acqua del battesimo a purificarci dal peccato, ma il sangue di Yahushua).

Matt. 3:11: “Io [Giovanni Battista] . . . vi battezzo con acqua a motivo del vostro pentimento; ma colui che viene dopo di me [Yahushua Ha'Mashyah] è più forte di me e io non sono degno di levargli i sandali”. (I versetti 5, 6, come pure Atti 13:24, indicano che l’operato di Giovanni non era rivolto a tutti, ma ai soli giudei. Perché? A motivo dei loro peccati contro il patto della Legge e per prepararli al Ha'Mashyah).

Atti 2:38: “E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Yahushua Ha'Mashyah, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo”. (Era il battesimo in sé a far ottenere il perdono? Riflettete: Queste parole furono rivolte ai giudei che condividevano la responsabilità della morte di Ha'Mashyah. [Vedi i vv. 22, 23]. Il loro battesimo avrebbe indicato qualcosa. Che cosa? Che ora riponevano fede in Yahushua quale Messia o Ha'Mashyah. Solo facendo questo potevano ottenere il perdono dei peccati [Atti 4:12; 5:30, 31]).

Atti 22:16: “Alzati, battezzati e lava i tuoi peccati, invocando il suo nome”. (Anche Atti 10:43)

Chi viene battezzato con spirito santo?

1 Cor. 1:2; 12:13, 27: “A voi che siete stati santificati unitamente a Ha'Mashyah Yahushua, chiamati ad essere santi . . . Poiché veramente mediante un solo spirito fummo tutti battezzati in un solo corpo, sia giudei che greci, sia schiavi che liberi, e tutti fummo abbeverati di un solo spirito. Ora voi siete il corpo di Ha'Mashyah”. (Come mostra Daniele 7:13, 14, 27, questi “santi” regneranno insieme al Figlio dell’uomo, Yahushua Ha'Mashyah).

Giov. 3:5: “Yahushua replicò: «Voglio dire questo: se una persona non è nata dall'acqua e dallo Spirito Santo, non può entrare nel Regno di Eloah  (Regno dei cieli).” - [LPV] (La persona ‘nasce di spirito’ al tempo del suo battesimo con tale spirito. Luca 12:32 mostra che solo un “piccolo gregge” (144.000) ha questo privilegio. Vedi anche Rivelazione 14:1-3).

Tutti quelli che vengono battezzati con spirito santo parlano in lingue o hanno il dono delle guarigioni?

1 Cor. 12:13, 29, 30: “Mediante un solo spirito fummo tutti battezzati in un solo corpo . . . Non tutti sono apostoli, vero? . . . Non tutti compiono opere potenti, è così? Non tutti hanno doni di guarigioni, è così? Non tutti parlano in lingue, è così?”

Vedi anche “Guarigioni” e “Parlare in Lingue”.

Il ‘battesimo per i morti’: cosa significa?

1 Cor. 15:29, VR: “Altrimenti, che faranno quelli che son battezzati per i morti? Se i morti non risuscitano affatto, perché dunque son essi battezzati per loro?”

La preposizione greca hypèr, qui tradotta “per”, significa anche “sopra”, “in favore”, “in luogo”, “a motivo”, “allo scopo di”, ecc. (Vocabolario greco-italiano di L. Rocci, ed. Dante Alighieri, 1976, pp. 1888, 1889; Grande Lessico del Nuovo Testamento, di G. Kittel, Paideia, 1984, Vol. XIV, coll. 561ss.) Cosa significa in questo versetto? Paolo stava forse invitando a battezzare dei vivi a favore di coloro che erano morti senza battesimo?

Le uniche altre scritture che menzionano esplicitamente la morte in relazione col battesimo si riferiscono a un battesimo che l’individuo stesso riceve, non a un battesimo in favore di qualcun altro, di una persona morta

Rom. 6:3: “Non sapete che tutti noi che fummo battezzati in Ha'Mashyah Yahushua fummo battezzati nella sua morte?” (Anche Marco 10:38, 39)

Col. 2:12: “[Voi membri viventi della Ha'Qahal di Colosse] essendo stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Eloah che lo ha risuscitato dai morti.”.

Qual è il risultato del battesimo col fuoco?

Luca 3:16, 17: “Egli [Yahushua Ha'Mashyah] vi battezzerà . . . con fuoco. La sua pala per ventilare è nella sua mano, per pulire completamente la sua aia . . . arderà la pula con fuoco inestinguibile”. (Sarà distrutta in eterno).

Matt. 13:49, 50: “Così sarà al termine del sistema di cose: gli angeli usciranno e separeranno i malvagi di mezzo ai giusti e li getteranno nella fornace ardente”.

Luca 17:29, 30: “Nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo e li distrusse tutti. La stessa cosa avverrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo sarà rivelato”.

È diverso dal battesimo con spirito santo, che era riservato ai discepoli

Atti 1:5: “Giovanni, in realtà, battezzò con acqua, ma voi [fedeli apostoli di Yahushua] sarete battezzati nello spirito santo fra non molti giorni”.

Atti 2:2-4: “Improvvisamente si fece dal cielo un rumore proprio come quello di una forte brezza che soffia, e riempì tutta la casa in cui erano seduti. E divennero loro visibili lingue come di fuoco che si distribuirono, posandosi una su ciascuno di loro [ma senza avvilupparli o immergerli], e furono tutti pieni di spirito santo e cominciarono a parlare diverse lingue, come lo spirito concedeva loro di esprimersi”.



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